mercoledì 5 ottobre 2011

Non volevo strafare


Queste piante maledette sono disposte a tutto pur di non mollare il posto vaso non sempre conquistato in modo limpido. Un esempio chiarissimo ci viene dalla Bocca di leone (conoscevate il dente, vero? siete dei bambini). C’è in quest’Antirrhinum majus una pervicacia, una sfrontataggine, una baldanza appiccicosa (e non solo per colpa degli afidi) che ne fa il peggio della pur trista genia delle  Scrofulariaceae. Per liberarsene occorre sapere di guerriglia urbana, e conoscere alcune cosette per inquadrare il soggetto.

P
rimo, trattasi di predestinato: voi non l’avete scelto.
E neppure l’amministratore ricorda come mai, di tante piante in circolazione, proprio quella sia finita in lista al momento del restyling dell’atrio condominiale. E ancor meno ne sa spiegarne l’imprevisto esubero numerico e la conseguente compulsiva ricerca di spazi ad hoc.
 Gli Antirrhinum spesso finiscono imboscati: magari - come in un caso leccese notissimo - al terzo piano, nel due camere e bouvette appartenuto a un consigliere psi: l’erede barattò l’accoglienza per sedici piante con uno sconticino sul riparto spese pulizia scale. In compenso perse l’uso dell’immobile. Okkupato.
S
econdo, è un soggetto che non si accontenta: esige un letto caldo, sempre. Torba e sabbia. Intorbidito e insabbiato vive infatti alla grande. E mangia mangia, e cresce cresce, che in otto-dodici giorni è capace di germinare tanto formare un suo gruppo. Poi se ne distacca, magari. Intanto sai che casino.
T
Erzo, resiste a tutto: incassatore sorprendente. Se il piano è lasciarlo al suo destino per poi una volta atrofico sostituirlo con piante a scelta diretta, soprassedete. Neppure la grandine o il lancio di monetine scalfiscono questo fusto. Né si confidi sulla riunione di condominio straordinaria: si va al voto solo a scadenza e comunque in quel caso, franchi tiratori impiomberanno il numero legale. Nel frattempo facilmente arriverà al condominio stesso decreto ingiuntivo per il pagamento della fornitura (non richiesta).

Che porcellum con le Scrofulariacee! Come fare per ripristinare il diritto di determinazione almeno in materia di verde domestico? Molti i tentativi, tanti i fallimenti, e purtroppo non rare le proposte sballate.
Dal trattato di Feng shui allegato a un recente Architectural Digestion : ‘Esposto a nord  l’Anthirrinum majus rapidamente smette di ramificare a vuoto e a spese d’altri’. Falso. Certa stampa è in mani pericolose. La bocca di leone (detta anche di lupo, ndr) regge tempeste padane, dolomitiche e ben altro.
Scienza! Ecco cosa ci vuole per smettere di foraggiare piantacce non volute, spesso inutili e manco di presenza. Sradicati invita alla lotta integrata. La muffa grigia (fungo assassino, tale Botrytis cinerea) attacca i colletti degli anthirrinum e declassandone il biancore, copre le foglie di fatali ammassi pulverulenti: garantito avvizzimento rapido. In aggiunta si può contare su un ulteriore effetto fungino noto come ‘marciume radicale’. Questa componente non farà certo mancare il suo sostegno.  Come?  Un’altra bufala di Architectural Digestion?! i radicali sono più che mai liberi. Allora non ci resta che il botulino. Scienza, dicevo.