sabato 24 dicembre 2011

Tanti auguri

Tanti auguri, cari sradicabili. Devo dire che sotto il cielo natalizio oltre all’allegro tandem Monti Fornero anche i giornali ci scodellano forti emozioni.
Ringrazio dunque il ‘Guardian’ per aver dato la giusta evidenza alle disavventure di un quarantaseienne inglese che, causa le consuete invasioni domiciliari che si accompagnano alle feste, ha dovuto lasciare il calduccio della sua casa nel Kent per il fresco del carcere di contea.

Le piante sono portatrici di sciagure, non mi stanco di ripeterlo. E Ian Richards ha iniziato a capirlo quando gli agenti hanno fatto irruzione nel suo salotto. Già non poteva sceglier peggio l’albero di Natale.
Averlo ‘vero’ è di per sé segno di propensione a delinquere: si toglie un polmone verde alla comunità per procurarsi un tronco sbilenco che sparacchia foglie secche. Così si incrementano rifiuti e lombalgie (provate a raccattare per giorni aghi di abete) appesantendo la spesa pubblica.
Siamo qui per risparmiare! Non che Ian Richards avesse un opacizzato senso del denaro, però – cazzo – occorreva proprio addobbare una pianta di cannabis e tenersene in casa altre per una ventina di Natali a venire? questo è spreco e - devo chiedere non son sicura – magari vilipendio (di tradizione sovranazionale). Pare che vedendo addobbi e palle pendere dalla cannabis anche le forze dell’ordine si siano infastidite: ”Usare una pianta di cannabis in quella maniera significa disprezzare profondamente la legge”, sarebbe stato il commento dell’investigatore Darren Dennet. Un uomo decisamente sensibile che a mio parere ha ragione da vendere.

L’avventato Richards, all’opposto, da vendere non ha più nulla.
A Natale più che parenti e amici, lui aspettava clienti. In una delle camere da letto i poliziotti hanno trovato una fabbrichetta di marijuana capace di abbondante produzione. Ora lo spaccio aziendale è chiuso: Richards si è beccato diciotto mesi. Doppia la morale della storia: uno, l’imprenditoria dà segni di vita ma è schiacciata dalla burocrazia, due vedrai che quando esce Richards decide di delocalizzare…
Intanto si farà in cella anche il Natale 2012 ma almeno sta sicuro che l’albero lì lo fanno finto.