mercoledì 28 settembre 2011

Leptospermum scoparium


Siete testimoni che ho parlato di ‘aria ammorbata’ e ‘contesto appesantito’ in tempi non sospetti. Certo, ce l’avevo (e ce l’ho) con le piante da appartamento e i loro mentori sciagurati ma avete visto allora vibrare qualche muscolo facciale di Maurizio Lupi? Colto qualche sua pennellata verbale di piccato risentimento? Me ne stavo in disparte, depressa: dopo mesi che lancio moniti, produco aneddoti esemplificativi, denuncio il pericolo che ci insidia, manco un sacrestano che rilanci, un capo condominio che annuisca, un controllore bus che si schieri. Già a un passo dal suicidarmi ingerendo concime del Mato Grosso, come folgore saturniana - luminoso e preclaro - un Cardinale (dunque un uomo santo) ha scagliato il suo monito in mare aperto, e io ho mollato il concime sul ciclamino di mia suocera, subito deceduto (il ciclamino).
Il cardinal Bagnasco non ha mai letto Sradicati ma è un saggio lo stesso (sopporta max piante di plastica, rari fiori di seta) ed è chiaro che siamo sintonizzati al di là della Radio Vaticana. Dunque fatemi tuonare con Lui: davvero basta con i comportamenti licenziosi e le relazioni improprie. Non c’è più aiuola contenitiva. Una cintura protettiva, un confine almeno domestico. Il mondo vegetale è un mondo promiscuo, lascivo e pronto a tutto per sopravvivere. Sfrutta l’uomo ingenuo e generoso, quello convinto che quattro foglie sul comò facciano sempreverde e cerca così bellezza, flessuosità, colore. Vita. Per questo, paga. Negozio, vivaio, supermercato che sia. Gli intermediari non mancano. E la pianta, trionfante, entra in casa. Difficilissimo vederla uscire. La più sfacciata, senza scrupoli, è la Leptospermum scoparium. Forma rotondeggiante, rami contorti, appare come una tenerella dai bei fiori rossi o rosa che esplodono in estate. Il geometra Fersini, da Cavallino, ne aveva sentito parlare e infelice con la seconda moglie tanto appesantita, aveva cercato ricovero nella Lepto, dopo avere preso un muffo dalla badante della madre. Ordine su Internet (dobbiamo rimarcare i pericoli della rete?), consegna a domicilio e subdolo bigliettino alla consorte. Quasi un’ode alla famiglia, bella realtà di cui le era grato. La moglie finse di abboccare.

 Poco dopo, essendo la scoparium un’australiana (avete presente Nicole Kidmann?) alta fino a cinque metri e larga in proporzione, il geometra non esitò a servirsene come paravento per una pratica onanistica che lo sopraffece durante una puntata di ‘Uomini e donne’. Poi, trovandosi benino grazie anche alla distanza salvifica dalla cucina regno-della- moglie, volle strafare e avvolto nella Leptospermum palpeggiò a scatti un’amica della figliastra ventenne. Ahhhahh, fece sorpresa la Ylenia guardandosi intorno. Ma è tuo padre! esclamò quindi rivolta all’amica. Poveretto, fece quella, è malato: abbi pazienza. Il geometra tentò di allungare un ciondolino di silver alle ragazze ma non bastò. ‘Nu cazz!’ urlò la signora Fersini uscendo dalla cucina dove friggeva pittule. Olio bollente sui bollenti spiriti e fu la fine del secondo matrimonio. Quando si dice restare scottati: Fersini vive oggi nel garage di un vicino. Ad Altri è andata diversamente, d’accordo, però con quanti matrimoni a pezzi è lastricata la strada del paradiso? Dice ancora Lupi che i peccati li giudica il buon Dio. Sì ma un portavoce fa sapere che ormai Lui si annoia e potrebbe far chiuder bottega a tutti mandando una nuova epidemia di punteruolo rosso a far secche le Scoparium e chi le procaccia. Quanto agli utilizzatori finali, già delegato il Sant’Uffizio. E anche altri Uffizi meno santi ma molto giudi..ziosi. Nell’attesa, però, la Leptospermum fa dei gran bei fiori.