sabato 28 maggio 2011

Il Croton non fa provincia

Il Croton non fa provincia. Nulla a che vedere con la Calabria. Come Sandokan viene dalla Malesia e come Sandokan è pronto all’arrembaggio. La sua pirateria sta nella multipla forma, nel cambio casacca facile facilissimo: un acuto e professionale trasformismo, roba da insegnare qualcosa persino a Calearo.

Croton si presenta oggi con foglie allungate ed elittiche ma domani con foglie corte e ovali, ora a margini lobati e ora magari lisci, forse con striature rosa o forse gialle, in un’alternanza di genere mutuata da certe disinvolture parlamentari e comunque luminoso esempio di integrazione in seno alla repubblica italiana.

Diverso ma comunque sempre se stesso, avrà capito questo croton – che croton non ci pare per niente, poi - che adeguandosi in scioltezza ai gusti di chi ti deve far entrare in casa (villone o appartamento che sia) si va più lontani e si sconfigge l’ insicurezza dei nostri tempi.

Quanto a voi, eccovi gabbati al vivaio. Entrando – spinti da quella fregola di cambio look domestico che spesso passa per impulsi autodistruttivi (prima delle piante vi avevano sedotti il divano letto Trimalcione e la poltroncina Betsabea) – avevate una sola certezza: tutto ma non un altro Croton, l’ho scelto una volta ma non ci ricasco. Non l’ha mai pari, troppa luce troppa ombra troppo freddo troppo caldo. Non sta bene in nessun posto. Qui c’è l’ombra e là c’è il sole. Ingiallisce e rinverdisce a singhiozzo e comunque sempre in situazioni diverse. Non ci si può far conto. Ancora vivido quel periodo defatigante in cui – nutrendo speranze di spuntarla – misuravate persino la temperatura ‘vasale’ al croton, attendendo rapacemente di potervi impadronire del termometro Chicco spesso impegnato in esplorazioni diagnostico-pediatriche. 15, 16 gradi max d’inverno, ma ti ricordi? con effetti collaterali misti: liti notturne per il possesso del piumone, quell’urinare compulsivo, moglie a letto coi calzerotti che, diciamolo, è un autogol mostruoso.

Schivato dunque lo scaffale col croton che ricordavate così bene, avete pagato e non poco per tre begli esemplari di Coedion variegato. Oggi odiate i self service, i mercatoni, gli ipermercati dove tutto ha un nome sul cartellino ma si è infinitamente soli nel momento delle scelte. L’ultimo commesso è stato visto al reparto imballaggi ma ormai è un anno e chissà. Forse si è auto spedito a casa, forse di piante non ne sapeva, fatto sta che orfani davanti al Coedion come potevate immaginare che era sempre lui, il Croton, che sotto nome scientifico si ri-insinuava nel vostro quotidiano? Giuro, tutto diverso. Colore, forma, dimensioni. Avrebbe fregato anche la Digos.
Lo avete scoperto non molto dopo. C’è sempre un parente saccente che come folgorato davanti alle piante gorgheggia ‘Ah, che bel:::! ‘
Questa volta l’avete presa male. Lasciate il crotn in favore di sole. Quando si superano i 27 per un pochino…è fatta. O almeno sperate. Perché a volte ritornano. O semplicemente non se ne vanno. Ne deve essere convinto anche Scilipoti, che ha il pollice verde ma anche bianco blu e grigio e una collezione di croton da perdere la testa.